INDICE
MAI PIU’ SPORT TOSSICO:
LA PREVENZIONE MEDICO SPORTIVA NON E’ UNO SCHERZO
Scritto da: Alessia Veloccia
Da sempre, sin dalla tenera età è fondamentale far praticare ai propri bambini una disciplina sportiva, sia che si tratti di sport individuali che di squadra. Oltre ad essere una pratica sociale, divertente ed istruttiva, lo sport riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’apparato scheletatleta, calciatore, frosinonecalcio, rico e di rinforzo delle fibre muscolari, soprattutto se praticato sin dall’infanzia. Tuttavia lo sport favorisce in generale quello che possiamo definire un benessere di tipo psicofisico, non solo per i bambini, ma di tutte le persone, a prescindere dall’età anagrafica. E’ fondamentale nel praticare qualsiasi disciplina sportiva affidarsi a persone di competenza, sia per non mettere a rischio la nostra salute e tantomeno quella dei nostri figli praticando attività sportive improvvisate che risulterebbero più tossiche che benefiche. Quando si pretica sport è necessario tener conto di diversi parametri riguardanti:
- la preparazione muscolare,
- l’allenamento cardiaco,
- la capacità respiratoria dell’organismo
Come detto precedentemente, lo sport è volto a favorire un benessere sia dal punto di vista fisico che psicologico, ma quando ci si improvvisa, si rischia di dare il via ad una serie di situazioni che col tempo, andranno a creare disagio e ostacoleranno il tanto ricercato stato di benessere.
E’ a questo punto che entra in gioco la figura del medico sportivo, un medico specialista che attraverso una serie di indagini sarà in grado di valutare le condizioni generali di chi vuole iniziare a praticare sport, e oltre a consigliare la pratica sportiva più adatta, darà consigli relativi al tipo di alimentazione più idonea, alla frequenza degli allenamenti e alla loro intensità, attraverso un approccio globale dello stile di vita della persona presa in esame. Altrettanto fondamentale è la valutazione dello stato di salute di chi vuole iniziare un’attività sportiva.
Attraverso una serie di indagini strumentali tra cui elettrocardiogramma basale e da sforzo, spirometria, bpt, calcolo bmi etc…si andrà a valutare lo stato di salute globale del paziente.
Parliamo dunque di quella branca di medicina che si occupa dello sport benefico, svolto in completa sicurezza nell’ottica della salute.
La medicina dello sport, meglio conosciuta come medicina dello sport e dell’esercizio fisico, è quel ramo della medicina che si occupa del benessere dell’individuo legato alla pratica sportiva. Questa branca della medicina si occupa più specificatamente di valutare il possesso o meno di quei requisiti necessari o richiesti per una determinata attività sportiva sia agonistica che puramente amatoriale. La medicina dello sport, soprattutto negli ultimi anni è diventata necessaria per ogni individuo, di qualsiasi età, che voglia praticare esercizio fisico.
La figura specialista in medicina dello sport di cui parlavamo precedentemente, è rappresentata dal medico sportivo che si occupa della valutazione globale e specifica di un soggetto in ambito sportivo, di fornirgli indicazioni rivolte alla corretta pratica dello sport in questione, di fornirgli consigli per quanto concerne l’alimentazione e di fornirgli soprattutto consigli sui mezzi di prevenzione sia che si tratti di atleti giovani che adulti.
Il principio su cui si basa la medicina dello sport è appunto la prevenzione. La prevenzione a livello medico sportivo riguarda tutte quelle patologie ad insorgenza giovanile come l’eccesso ponderale, le forme di paramorfismo e dismorfismo, o il piede piatto o cavo, per citarne alcune.
Alla medicina sportiva però, spetta anche il compito importante di prevenire e curare tutte quelle malattie o patologie dovute ad una determinata disciplina praticata in modo inadeguato.
Ormai, la medicina dello sport ha assunto un ruolo di primaria importanza nell’ attività praticata a livello agonistico, in quanto riveste un ruolo indispensabile per quanto riguarda la preparazione dell’atleta professionista sotto ogni punto di vista.
Si serve infatti di un sofisticatissimo staff medico composto oltre che dal medico dello sport, anche da ortopedici, fisioterapisti, massofisioterapisti, dietologi e psicologi.
L’atleta viene sottoposto ad una serie di test ed analisi che vanno dal calcolo dei parametri fisiologici, biomeccanici, posturali, tecnologici, biochimici a quelli psicologici sia in laboratorio sia direttamente sul campo. Lo scopo principale del calcolo di tutta questa serie di parametri è quello di ridurre tutte quelle spiacevoli complicanze legate a problemi di ordine ambientale tanto quanto quelli di ordine individuale dell’atleta.
La specificità dei test da sforzo permette di evidenziare eventuali forme precliniche o patologiche presenti che non potrebbero essere rilevate in caso di normali accertamenti o prove da sforzo aspecifiche.
La Medicina dello Sport è dunque una multidisciplina che accerta o meno l’idoneità sportiva dell’atleta valutandone:
- i comportamenti dell’organismo
- le modificazioni morfo-funzionali provocate dall’attività sportiva stessa
- l’ uso di eventuali sostanze dopanti
- la presenza di eventuali rischi legati alla pratica sportiva
- la presenza di patologie silenti e fattori di rischio ereditari
- la presenza di eventuali anomalie dello sviluppo e del metabolismo
Questa, come già detto, ha come obbiettivo primario la tutela della salute dello sportivo, sotto ogni punto di vista, che sia funzionale, fisiologico o psicologico e rappresenta una generosa guida anche per chi vuole essere indirizzato, consigliato e seguito nella pratica sportiva in totale sicurezza.
Questa particolare area è volta soprattutto alla medicina preventiva, alla terapia e alla riabilitazione con il fine ultimo di rendere il più eccellenti possibile le performance dell’atleta stesso studiandone i punti di forza e di debolezza.
La valutazione funzionale è estremamente importante, ed è necessario che venga effettuata da personale altamente competente al fine di escludere la presenza di qualsiasi tipo di controindicazione alla pratica sportiva. Tramite la valutazione pratico funzionale, il medico sarà in grado di indicare il più corretto piano di allenamento, di alimentazione e di prevenzione costruito su misura dell’atleta per ottenere i migliori risultati nel training e di conseguenza nella performance, limitando l’insorgere di complicanze di ogni genere.
L’Italia, soprattutto negli ultimi anni ha norme molto rigorose di tutela della salute relativa all’idoneità o meno per la pratica sportiva, con maggiore attenzione per quella agonistica. Difatti ogni atleta, a cadenza annuale, è obbligato a presentare una certificazione medico-legale specifica susseguente a controlli clinici e strumentali atti a valutare la condizione fisica del soggetto e in particolare a scoprire eventuali patologie che risulterebbero altamente rischiose, anche alla vita. La prevenzione sta proprio nell’escludere tutta quella serie di patologie che potrebbero aumentare il rischio di morte prematura e improvvisa o provocare danni fisici importanti nell’atleta.
La visita di idoneità sportiva agonistica e non agonistica viene eseguita da un medico dello sport affiancato da altri specialisti che si occuperanno di effettuare per ogni individuo una visita generale, una valutazione antropometrica, ECG basale, ECG sotto sforzo, spirometria, calcolo BMI, test BPT, valutazione posturale globale etc. con cadenza annuale.
Il BPT (Bio Postural Test), è un esame valutativo posturale iniziale associato allo studio dell’appoggio plantare del soggetto su pedana baropodometrica (PodoScanalyzer). Esso è effettuabile su adulti e bambini e permette di diagnosticare nel soggetto eventuali disturbi motori, sensitivi, patologie del piede o dell’apparato locomotore. Ai pazienti che presentano alterazioni rilevanti, già osservabili con il BPT, verrà effettuata una valutazione posturale globale più dettagliata secondo i tre piani dello spazio e secondo le visioni frontale, posteriore e dei due profili. Tale valutazione posturale comprende anche l’analisi dell’andamento vertebrale con specifici strumenti quali goniometro e filo a piombo (per evidenziare atteggiamenti o vere curve scoliotiche) e, qualora necessarie, indagini strumentali a sostegno come RX.
Lo specialista potrebbe richiedere, se ritiene opportuno, ulteriori indagini di approfondimento ed esami complementari sport-specifici o per particolari discipline (come la boxe, sub, automobilismo etc…). Si inseriscono esami più approfonditi come EEG e la visita neurologica nel caso di sport come rugby, pugilato o alcune pratiche dello sci.
“Il gusto dello sport è un’epidemia di salute”
Jean Giraudoux.
Scritto da: Alessia Veloccia
COMPILA IL FORM