Autismo, riconoscere i primi segnali ed agire tempestivamente

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Effettuare una diagnosi differenziale tra il Disturbo dello Spettro Autistico ed altre patologie è spesso difficile perché i sintomi iniziali possono essere confusi con quelli di altri disturbi (Esempio: Ritardo del linguaggio, Ritardo Psicomotorio, Disprassia, ecc..) .
 

Perché si parla sempre più spesso di “SPETTRO AUTISTICO” e non più solo di “AUTISMO”?

Perché, nell’immaginario collettivo, il bambino autistico viene disegnato con un’eccessiva chiusura sociale, zero contatto oculare, nessun tipo di comunicazione funzionale, stereotipie ed una mancata autonomia personale. Ad oggi questa visione della sindrome risulta superata, si parla di Spettro Autistico perché in realtà il disturbo racchiude numerose caratteristiche. Bisogna vedere l’Autismo come un arcobaleno, in cui ogni colore è una caratteristica, ma presenta al contempo numerose sfumature della caratteristica stessa. Nella categoria denominata Disturbi dello Spettro Autistico (ASD- Autism Spectrum Disorders)  vengono racchiusi:
  • Disturbo Autistico
  • Sindrome di Asperger
  • Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza (Disturbo di Heller)  
  • Disturbo Pervasivo dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato
 
Negli ultimi anni le classificazioni mondiali discostano la Sindrome di Rett dalla precedente categorizzazione che la vedeva parte integrante dei Disturbi dello Spettro Autistico.
 

Ma quali sono i sintomi che delineano la diagnosi di Spettro Autistico?

  • Mostra difficoltà di socializzazione, è evidente una chiusura sociale che porta all’isolamento ed inevitabilmente a prediligere la solitudine;
  • Evita il contatto oculare, se presente spesso risulta sfuggente e non funzionale
  • Non si gira se viene chiamato, sembra non ascoltare;
  • Si mostra indifferente ai sentimenti ed alle ritualità ed alle convenzioni sociali;
  • Ha spesso comportamenti immaturi;
  • Presente ritardo del linguaggio o linguaggio non funzionale;
  • Non gestisce la rabbia, spesso la sua frustrazione sfocia in comportamenti problematici di difficile consolazione;
  • Si appassiona ossessivamente a determinati argomenti o oggetti, può stare ore a parlare di un argomento o a giocare con un oggetto senza mai variare;
  • Possono essere presenti ipo o iper sensibilità;
  • Utilizza l’altro come prolungamento di se stesso per ottenere ciò che desidera;
  • Sono presenti stereotipie, ossia atteggiamenti ripetitivi ed apparentemente finalistici.
Come si può notare il quadro dello Spettro Autistico racchiude in sé molte caratteristiche che però non è detto si trovino tutte nello stesso soggetto.
 

Quando è possibile effettuare diagnosi?

La diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico è una delle più complicate da effettuare precocemente, a causa delle tante sfaccettature simili ad altre patologie. I primi sospetti vengono rilevati nell’ 80% dei casi dal contesto familiare, in genere durante il secondo anno di vita. Il primo campanello d’allarme per la maggior parte dei genitori è la difficoltà di linguaggio e l’apparente “sordità” del bambino.
 

Quali sono le difficoltà maggiori riscontrate all’interno di un contesto familiare in cui è presente un bambino con Disturbo dello Spettro Autistico?

sintomi autismo
 
Ogni caratteristica, ogni sintomo ed ogni disturbo legato alla sindrome, rappresenta una difficoltà per l’ambiente con cui il bambino vive e si relaziona nel quotidiano. Tutto ciò ovviamente varia a seconda della gravità e dell’età del soggetto, comportando diversi oneri assistenziali.
I comportamenti critici che la famiglia si trova a dover gestire con molta frequenza sono:
  • Disturbo della Comunicazione, riferito da circa il 40% dei casi
  • Aggressività ed autolesionismo
  • Iperattività
  • Isolamento sociale
  • Difficoltà di apprendimento
  • Non autosufficienza
  • Disturbi del sonno
  • Selettività alimentare
  • Comportamenti ripetitivi, stereotipie verbali e/o motorie

Esiste una cura?

Lo Spettro Autistico è un disturbo, un differente modo di essere, non è una malattia, quindi non vi è cura. Non esistono trattamenti farmacologici specifici per l’autismo, esistono però trattamenti che servono a controllare e ridurre alcuni dei sintomi, ma non mirano alla completa risoluzione del quadro diagnostico. Sulla base dell’esperienza clinica, ciò che più aiuta il soggetto con Sindrome dello Spettro Autistico nella riduzione dei comportamenti problematici, nella gestione della routine, nel raggiungimento della massima autonomia possibile e nel miglioramento delle condizioni di vita in generale, è la terapia riabilitativa, meglio se precoce ed intensiva. I tipi di trattamenti volti al raggiungimento di questi obiettivi sono numerosi, vanno dalla terapia neuropsicomotoria, alla logopedia, passando per il trattamento basato sull’Analisi del Comportamento Applicata (ABA). Quest’ultimo ad oggi è indicato dalle Linee Guida 21 dettate dall’Istituto Superiore della Sanità (L.G.21) come percorso terapeutico raccomandabile, citiamo testualmente “tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata (Applied Behaviour Intervention, ABA): gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico. Le prove a disposizione, (…) consentono di consigliare l’utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico”.
 
Esistono poi delle terapie integrative a queste sopraelencate, che sono ad esempio la Pet-therapy, la Musicoterapia, l’Arteterapia, l’Idroterapia, ecc.
 
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Avete notato dei campanelli d’allarme nel vostro bambino e non sapete a chi rivolgervi?

Ricordate che quando si ha a che fare con un bambino che presenta qualche caratteristica tra quelle elencate, è fondamentale iniziare un trattamento riabilitativo precoce, anche senza aver delineato una diagnosi certa, e rivolgersi a persone esperte in disturbi del neurosviluppo.
 
Il tempo è un nostro alleato, se non lo lasciamo correre via, se lo sfruttiamo a nostro vantaggio. Ogni giorno lasciato andare è un giorno che non vi verrà restituito.
 
Presso il centro polispecialistico Medical Group potrete trovare un’équipe completa per la valutazione ed il trattamento di tutte le patologie ed i disturbi dell’età evolutiva:
  • Neuropsichiatra infantile per la diagnosi e valutazione del bambino ed il monitoraggio dell’iter terapeutico;
  • Psicologo;
  • Neuropsicomotricista;
  • Logopedista;
  • Idrokinesiterapista;
  • Tutor ABA
  • Supervisore ABA
 

CHIAMA PER AVERE UN COLLOQUIO ED UNA VALUTAZIONE CLINICA, sarà il primo passo per aiutare il vostro bambino.

neuropsicomotricista laura polisena
 
Dott.ssa Laura Polisena
Neuropsicomotricista
Tutor ABA

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